Il destino di Viboldone
Da
parecchi secoli due sono le caratteristiche di Viboldone:
la presenza monastica e l'attività agricola. Questi
aspetti sono ancora oggi ben evidenti così come lo
è il penoso stato di abbandono del borgo.
Intanto sul palcoscenico di Viboldone si agitano cinque attori
che recitano un copione confuso. C'è chi vuole ricavare
il massimo profitto nella intensa presenza residenziale; chi
si batte con disperazione per la salvezza dell'abitato storico;
chi sottolinea con forza, ed in questo supportato da un gruppo
di diretta emanazione, la presenza monastica alla quale tutto
deve far capo. Infine chi può prendere una decisione
ma da troppo tempo tentenna.
Sembra che il futuro di Viboldone stia tutto nell'acquisto
della Corte Grande, insoluto e probabilmente insolubile e
con una destinazione fumosa, mentre si trascura la realtà evidente da secoli rappresentata dai due poli, quello monastico
e quello agricolo, che sono fra loro inscindibili ed ai quali
si deve fare esclusivo riferimento con la presenza concreta
di iniziative coerenti.
Nel grande teatro di Viboldone si è visto e sentito
di tutto e contestualmente tutto è rimasto invariato.
Gli attori, forse segretamente appagati, possono continuare
la recita e calcare il palcoscenico. |