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Rassegna
Stampa Nazionale
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01.06.2002
- di Giulia Cerboni
Sarà presentato ai cittadini, di cui è richiesta la collaborazione
per la gestione: «Piantumazioni, ma anche percorsi storici»
Il Parco dei giganti pronto al debutto
Mezzo milione di metri quadrati protetti con anfiteatro naturale
La realizzazione di un polmone verde attrezzato a Zivido sta per diventare
realtà. E proprio in questa fase di definizione del progetto, calibrato
per una porzione di territorio che ruota sui 480 mila metri quadrati,
si è creata una sinergia d'intenti per dar vita ad un'iniziativa
partecipata. In prima linea quindi l'amministrazione comunale e l'Associazione
culturale Zivido, anche se il gruppo si potrebbe allargare ulteriormente,
in quanto per il gioiello naturale che arricchirà la frazione già
si parla di gestione collettiva. Intanto il progetto del "Parco dei
giganti" debutterà tra la cittadinanza durante un incontro
fissato per il 13 giugno alle 21 presso la nuova palestra della scuola
elementare.
«Abbiamo voluto presentare pubblicamente il progetto, in modo tale
che opposizione e cittadini possano fornire il proprio contributo per
un bene che deve essere di utilizzo collettivo - spiega Pierino Esposti
alla guida del sodalizio culturale -. Ritengo anche che per quanto concerne
la gestione si dovrebbe pensare a una cooperativa o a un'altra formula
in cui siano presenti dei cittadini, eletti dai residenti stessi. È
fondamentale infatti apporre precise regole per la conservazione di quanto
attuato: sarà ad esempio necessaria la chiusura delle cancellate
nelle ore notturne onde evitare atti di vandalismo». Intanto sul
tappeto spicca già da tempo una serie di proposte, illustrate da
Esposti anche in commissione urbanistica. «Oltre alla valorizzazione
del patrimonio naturale, che dovrà prevedere piantumazioni autoctone
dell'area lombarda, dovrà essere valorizzato anche l'aspetto storico
di quei luoghi caratterizzati da un passato ricco di eventi. Oltre all'arena
naturale, intorno alla quale si potrebbero creare bassorilievi e sculture,
andrebbero quindi previste targhe ed altri riferimenti storici, in modo
tale da realizzare un ambito anche turistico. A tal fine ho proposto all'amministrazione
comunale l'idea di una piccola struttura ben calibrata da allestire all'entrata,
che funga da punto di ristoro, ma che preveda anche dei locali da adibire
ad ufficio per la gestione del parco». Questi quindi i binari guida
su cui si aprirà un confronto tra forze politiche e cittadinanza.
Già definiti invece i contorni che assumerà l'anfiteatro
naturale scosceso nel terreno su un'area di circa 40 mila metri quadrati
(pari a 4 campi da calcio regolamentari), situata all'interno del parco.
Si tratta di una porzione dell'ampio appezzamento, attualmente in mano
alle imprese costruttrici dei complessi residenziali circostanti, che
effettueranno le opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione. Un'iniziativa
in cantiere da tempo che sembra giunta alla fase concreta, quanto meno
sotto il profilo organizzativo.
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