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Rassegna
Stampa Nazionale
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03.09.2005
- di Giulia Cerboni
Tra gli animali e la gente del mercato apparirà
dal nulla la fatina dei boschi
Dalla fata dei boschi, alle dimostrazioni di mungitura, fino ai vecchi
mestieri, lungo una carrellata di eventi, che domenica 11 settembre trasformeranno
l’area centrale di Sesto Ulteriano in una fiera del Cinquecento.
Non un mercato qualsiasi, bensì “La fiera dei Giganti”,
con personaggi in costume e altre idee che condurranno i visitatori in
un tuffo nel passato, quando la fiera rappresentava un momento cruciale
della vita popolare. E anche in questa occasione, la riproduzione di questo
momento è frutto della collaborazione tra comune, associazione
culturale Zivido, con il contributo del Centro donna e della parrocchia,
entrambi impegnati nella ricostruzione degli antichi mestieri. Non mancheranno
le novità, con la fiera degli animali da cortile e la dimostrazione
di mungitura. Inoltre, per la prima volta entrerà in scena la fata
dei boschi: un personaggio protagonista delle vecchie credenze popolari,
che prenderà parte alla festa per ascoltare i più piccoli.
I bambini potranno infatti consegnare alla leggendaria figura le loro
letterine dove per avere la risposta dovranno inserire nome, cognome,
data, ed età. Per i giovanissimi insomma, è tempo di prendere
carta e penna ed iniziare a mettere nero su bianco. Un occhio quindi al
programma. A partire dalle 15 l’appuntamento è in via della
Vittoria e nel cortile Rota Bragherio, dove all’esposizione di prodotti,
si alterneranno la fiera degli animali da cortile, e la riproduzione di
alcuni mestieri dell’epoca. Mentre i bambini potranno cimentarsi
in giochi rinascimentali presso la nuova piazza dell’oratorio, E
spostandosi di qualche centinaia di metri, sempre alle 15, presso il campo
da calcio della parrocchia verrà disputata una partita di calcio
in costume. Alle 16.30 nel cortile Rota Bragherio è previsto uno
spettacolo messo in scena dal gruppo Hocus Pocus. E alle 17.30 dal parcheggio
tra via Manara e via della Vittoria spunterà la fata. Mentre in
serata tutti a tavola con la cena campagnola organizzata presso l’oratorio
dalle Acli.
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