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Rassegna
Stampa Nazionale
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04.11.2004
- di Giulia Cerboni
Occhiò, in un video la storia della chiesa: in
rete le immagini dei preziosi affreschi
Una manciata di minuti di filmato per riportare alla luce tre strati di
affreschi che raccontano la lunga storia della chiesetta di Occhiò.
Uno scrigno, secondo l'associazione Zivido, che andrebbe gelosamente valorizzato.
«Nei giorni scorsi - spiega il presidente Pierino Esposti -, un
componente della nostra associazione ha girato un filmato all'interno
della cappella. Riguardandolo lentamente e focalizzandosi sui particolari,
è possibile vedere con chiarezza i tre strati sovrapposti. È
una testimonianza che rischia veramente di andare persa, e di finire dimenticata
e lasciata in balia al degrado come Molino Torretta. Nelle prossime settimane
inserirò le riprese sul sito Internet, con l'obiettivo di mostrare
ai sangiulianesi il valore storico, artistico e culturale ospitato, ma
non conservato, sul territorio». In realtà sembra ci sarebbe
ancora possibilità di mettere mano ad Occhiò salvando i
tasselli di maggior pregio. Ma il problema è individuare un ente
che si accolli l'oneroso impegno di tutelare la storia. Secondo l'associazione,
che due anni fa interpellò anche la Soprintendenza ai beni architettonici
che fece un sopralluogo sul posto, ci sono elementi che risalgono all'epoca
romana. Sull'argomento è stata anche diffusa una pubblicazione.
Ma i tentativi sino ad ora non hanno avuto alcun seguito. Intanto, ormai
da qualche anno, ha ceduto il tetto, e le opere pittoriche sono continuamente
minacciate dalle intemperie. Una storia insomma travagliata quella di
Occhiò che dopo aver tenuto duro per secoli, ora ha una certa urgenza
di interventi che quantomeno tutelino le raffigurazioni delle pareti interne.
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