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Rassegna
Stampa Nazionale
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04.11.2004
- di Giulia Cerboni
San Giuliano - Esposti denuncia: «L’ala sud sarebbe nel mirino
di interventi edilizi»
Gli amici di Zivido sono in allarme «Niente abitazioni
tra gli affreschi»
Che fine faranno il castello di Zivido, Cascina Selmo e la chiesetta di
Occhiò? A puntare l'attenzione sulle testimonianze del passato
è il presidente dell'associazione Zivido Pierino Esposti, il quale
mostra una certa preoccupazione soprattutto per l'ala sud del castello,
sulla cui facciata nei giorni scorsi sarebbe comparsa una striscia blu
che ha già messo in allarme un gruppetto di cittadini, i quali
temono opere che minaccino i dipinti conservanti negli ambienti interni.«La
comparsa - spiega Esposti -, di una misteriosa linea blu tracciata lungo
tutta la facciata esterna all'altezza di un metro circa, indica che qualcosa
è in procinto di avvenire a questa parte del castello. Non vorrei
che sia il primo passo per arrivare ad interventi edilizi che portino
alla realizzazione di abitazioni nel prestigioso complesso storico che
ospita pregiati affreschi. Occorre infatti tenere presente che l'edificio
che affaccia su via Corridoni a Zivido, è la naturale prosecuzione
del corpo centrale del castello. Quello che preoccupa sono l'uso futuro,
il tipo di interventi previsti e la conseguente perdita degli affreschi
dato che, al contrario della ex cascina, nulla ci è dato di sapere».
Sembra infatti che il progetto di recupero della Corte Invernizzi, dove
verranno realizzate palazzine per abitazioni private, debba coinvolgere
anche questa fetta dell'antica dimora dei Brivio, ma a questo punto la
gente si domanda quale sia la destinazione futura della parte di castello
da decenni utilizzata come magazzino per le attività agricole dell'adiacente
cascina. Anche se qualche mese fa i rappresentanti del sodalizio locale
hanno notato che era in atto un vero e proprio sgombero di ciò
che non serviva più.«Sarebbe stato interessante - sottolinea
Esposti -, che alcuni mezzi agricoli storici e altri oggetti di scarso
valore economico ma di interesse culturale fossero stati messi a disposizione
della collettività. Ma l'aspetto principale da tutelare sono le
opere artistiche». La nuova recente traccia ha acceso insomma una
serie di perplessità tra chi tiene sott'occhio i tesori della frazione.
Ma i timori non si esauriscono con il castello, bensì si spingono
fino a Cascina Selmo. «Al momento - conclude il presidente dell'associazione
culturale - pare circolino solo voci, o forse illazioni, circa la possibilità
che la cascina venga abbattuta per far posto ad un ennesimo centro residenziale
che alla fine risulterà "un'isola", come molti altri
già esistenti. Posso solo augurarmi che tutto ciò non sia
vero». Viene anche evidenziato che Cascina Selmo potrebbe essere
la struttura agricola più esposta a rischi edificatori, in particolare
per la sua vicinanza al centro urbano. Una situazione che la renderebbe
appetibile alla riconversione per usi strettamente residenziali.
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