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Rassegna
Stampa Nazionale
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09.09.2002
- di Emanuele Dolcini
Mercato e cena rinascimentale a Sesto, folla tra i costumi
studiati dagli abitanti
Ritornano i Giganti a San Giuliano, anzi si fanno in due. È iniziata
ieri infatti la rievocazione della celebre battaglia del 1515, per la
prima volta in formula sdoppiata: ieri a Sesto Ulteriano; domenica prossima
nel più usuale teatro di Zivido.
Un esperimento che tutti hanno dimostrato di apprezzare affollando via
della Vittoria, centro della frazione sangiulianese, sin dal primo pomeriggio.
«Credo proprio che proseguiremo con questa soluzione in due parti,
che permette di decentrare la festa ed evitare un eccessivo afflusso di
gente in un giorno solo», commentava il sindaco Marco Toni mentre
attorno i visitatori, lasciata l'auto a dovuta distanza, si mescolavano
a personaggi in perfetto costume rinascimentale. A Sesto infatti è
stata organizzata, con grande profusione di mezzi ed impegno, una vera
fiera del Rinascimento. La divisione della rievocazione dei Giganti in
due domeniche ha infatti lo scopo di presentare due volti diversi della
vita come poteva essere nel XV o XVI secolo in un borgo agricolo: prima
la quotidianità del lavorare duro ma anche dello stare insieme,
poi l'improvviso irrompere di vicende più grandi e probabilmente
non comprese, con l'arrivo terribile degli eserciti. Storia con le armi
ma anche con il vivere di sempre, e perciò nella giornata di ieri
l'hanno fatta da padrone costumi, musiche, prodotti e cibi che arrivano
dal passato di cinque secoli fa. Grandissimo il contributo del Centro
donna di Sesto, dell'oratorio di San Matroniano e delle Acli locali. Un'ex
sarta del luogo, che tiene a rimanere anonima «per condividere i
meriti con tutti», ha disegnato e coordinato la realizzazione di
più di trenta costumi dell'epoca, poveri o sontuosi, dal fabbro
alla nobildonna, dal contadino al musico.
Tutti indossati da residenti di ogni età, anche bambini. «Come
abbiamo fatto a documentarci? Un po' di conoscenza della storia del costume
ed uno studio accurato di rievocazioni notissime come la festa di San
Gimignano in Toscana». Tutti i prodotti sulle bancarelle erano creazioni
artigianali delle associate al Centro donna. Con l'acquisto di alcuni
oggetti si poteva sostenere la costruzione di nuovi locali nell'oratorio
di San Giovanni Bosco e San Matroniano. Hanno destato curiosità,
soprattutto fra i più piccoli, le molte bestie vive in gabbia;
in serata è stato servito un robusto pranzo rinascimentale a base
di porchette cotte sul falò. Curiosità ed applausi anche
per la Compagnia di sbandieratori acrobatici arrivati da Legnano, che
si sono esibiti a Cascina Rota.
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