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Rassegna
Stampa Nazionale
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10.06.2005
- di Giulia Cerboni
Finalmente scatta il conto alla rovescia per la nuova
arena del Parco dei Giganti
È scattato il conto alla rovescia per il completamento della nuova
arena della frazione di Zivido che in settembre verrà inaugurata
con la rievocazione storica della Battaglia dei Giganti.
Nei giorni in cui la frazione locale che nel 1515 fu teatro del violento
scontro tra svizzeri e francesi sono infatti in scaletta una serie di
eventi e di ospiti di eccezione, tra cui i rappresentanti di delegazioni
svizzere e francesi. Inoltre il giovane sangiulianese Emilio Magro è
già all'opera per la realizzazione di edifici in miniatura, in
un circuito che racconterà il territorio del '500. Una mini San
Giuliano cinquecentesca che debutterà proprio nella nuova arena
che è sorta su una cava naturale. Un tratto attualmente delimitato
dalle cesate di cantiere, che sta prendendo forma quale primo tassello
del Parco dei Giganti che in base alle previsioni si estenderà
su un appezzamento di circa 175 mila metri quadri. Il teatro all'aperto,
realizzato con gradoni ricoperti da sedili, potrà peraltro ospitare
anche altri eventi all'aperto. Questo almeno l'obiettivo con cui anni
fa prese forma un progetto sulla carta che si sta concretizzando. E dopo
tanta attesa sembra che questa volta i tempi coincidano e che per il nuovo
appuntamento con i Giganti sia tutto pronto per uno spettacolo che vedrà
il pubblico contornare il palcoscenico situato al centro.Con queste prospettive
è stata ormai definita la programmazione di eventi che verrà
resa nota ufficialmente nei giorni che precederanno le rappresentazioni.
Ma a seguire, sono previsti altri passi che dovrebbero iniziare a disegnare
il Parco dei Giganti da 175 mila metri quadrati in programma da anni.C'è
già un progetto realizzato dall'architetto Daniela Borroni, a cui
il comune sembra che affiderà incarico per il progetto esecutivo,
che verrà concretizzato a tappe. Intorno all'arena si dovrebbe
quindi snodare un percorso carico di natura e di storia, con elementi
che prevedono anche un piccolo museo. Il puzzle di terreni acquisiti del
comune si dovrà quindi trasformare in un polmone verde dove la
cultura sarà a portata di mano per tutti i cittadini desiderosi
di ritrovare la storia della città in una cornice di verde.
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