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Rassegna
Stampa Nazionale
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11.04.2006
- di Giulia Cerboni
I militari, con la tradizionale divisa gialla e blu, hanno fatto tappa
a Rocca Brivio e alla piana della battaglia dei Giganti
Le guardie svizzere marciano in parata
Il gruppo è in viaggio verso Roma e percorrerà l’Italia
a piedi
«Agli abitanti di San Giuliano debbo un profondo ringraziamento
perché da secoli ricordano la battaglia dei Giganti. E fu la famiglia
Brivio ha conservare le spoglie dei caduti, mentre le lapidi che si trovano
nella chiesa furono volute da padre Inganni” Il console generale
svizzero a Milano David Vogelsanger, ieri pomeriggio in occasione della
sosta delle guardie pontificie svizzere sul territorio di San Giuliano,
in un momento carico di solennità, ha preso la parola per sottolineare
il valore storico che assume per gli elvetici il territorio di San Giuliano.
La delegazione diretta a Roma, ha infatti iniziato il suo itinerario nel
Sudmilano, proprio con una tappa di esordio a Zivido dove nel 1515 fu
combattuta la cruenta battaglia di Marignano. Nel corso dell'appuntamento
suggellato dalle note degli inni italiano, vaticano e svizzero, le guardie
in costume hanno deposto una corona d'alloro davanti al monumento
dedicato ai connazionali caduti nella piana di Zivido. Alla presenza del
sindaco di San Giuliano Marco Toni e del primo cittadino melegnanese Ercolino
Dolcini, in una giornata carica di attesa per gli esiti elettorali, nel
rovente orario in prossimità della chiusura dei seggi, sotto un
cielo minaccioso, è stata scoperta una targa in memoria dell'eccezionale
evento che ha visto ancora una volta protagonista la città di San
Giuliano. Una località che ogni anno vede le autorità cittadine
ospitare le rappresentanze svizzere in Italia, in occasione della rievocazione
storica che si tiene in settembre. In linea di continuità, dopo
le celebrazioni al castello sforzesco che si sono tenute ieri mattina,
la tabella di marcia ha infatti previsto una sosta davanti alla chiesetta
della frazione storica locale, prima della seconda tappa sul territorio
programmata a Rocca Brivio e della visita al castello di Melegnano. «Siamo
emozionati per questa opportunità - ha ricordato il console -.
Con l'occasione ricordiamo che le guardie pontificie svizzere da
500 anni si occupano della sicurezza del Papa e durante questo lungo periodo
hanno sempre compiuto il loro dovere: di questo ne andiamo orgogliosi.
Oggi in questo cortile di campagna ricordiamo anche gli svizzeri che nel
1515 attraversano Porta Romana per riversarsi su una via infuocata».
Mentre il parroco di Zivido don Mario Donati, insieme a un sacerdote elvetico
diretto a Roma, hanno benedetto i luoghi teatro dello scontro che segnò
la neutralità svizzera. Eventi ricordati da sempre, come ha testimoniato
lo stesso console David Vogelsanger, lasciandosi andare ad un ricordo
personale della sua infanzia. «Avevo 11 anni - ha raccontato - e
proprio qui ascoltai mio padre, che tenne un discorso commemorativo».
In prima fila anche il presidente dell'Associazione Culturale Zivido
Pierino Esposti, che ha promosso l'evento in collaborazione con l'amministrazione,
il quale ha commentato «Oggi è stata scritta una nuova pagina
di storia nella nostra città». E il 6 maggio le guardie che
si sono messe in marcia da Bellinzona, saranno di fronte a Papa Benedetto
XVI per rinnovare dopo 500 anni l'antico giuramento di fedeltà.
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