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Rassegna
Stampa Nazionale
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14.05.2005
- di Giulia Cerboni
Il progetto prevede la costruzione di quaranta edifici con carta, cartone,
plastica e nastro adesivo
Una mini città per viaggiare nel tempo
Giovane modellista pronto a ricreare chiese e mulini del 1500
La storia di San Giuliano in una miniatura che accompagna le antiche cascine,
i vecchi mulini e le chiese più datate in un tuffo di 500 anni.
Alla sfida di riprodurre la città del ‘500, con protagonisti
come Rocca Brivio e Viboldone riprodotti come apparivano nel passato,
sta lavorando con tenacia il giovane sangiulianese Emilio Magro. La sua
creatività era già emersa nell’opera che lo ha reso
noto sul territorio: il cavallo di nome Baldo a grandezza naturale che
per due anni ha sfilato nella battaglia dei Giganti. Ed ora: una nuova
avventura. «In vista della prossima rievocazione storica della Battaglia
dei Giganti - racconta -, ho pensato di cimentarmi in questa riproduzione.
Utilizzo materiale come carta, cartoni, rotoli, gran quantità di
scotch, plastica ondulata, bombolette spray di colore e altri elementi
come le coccarde che mi sono servite per le campane. In totale prevedo
una quarantina di edifici, che ricostruiranno lo scenario che un tempo
si estendeva dalla via Emilia al Lambro. Per sapere cosa c’era allora
ho fatto ricerche storiche, ho visto vecchie riproduzioni, e mi sono anche
basato sullo scenario attuale, visto che molti elementi antichi sono tutt’ora
ben conservati. Nella mini San Giuliano saranno quindi presenti tutti
i mulini, ma anche Rocca Brivio, Carpianello, Cascina Santa Brera, la
chiesa di San Giuliano Martire e la vecchia chiesa campestre di Sant’Eusebio.
Quest’ultima sorgeva nell’area prospiciente alla via Emilia,
in uno spazio attualmente occupato dal cimitero di via Brigate Partigiane.
Poi Francesco I inglobò questa chiesetta in un monastero».
Ma la riproduzione, visto che punta a raccontare cosa videro i Giganti
nei giorni in cui scesero in Battaglia, non prevede il monumento successivo,
bensì la vecchia chiesetta. Per il momento sono stati realizzati
4 tasselli di una composizione che promette di essere suggestiva ed unica
nel suo genere. Non solo verranno infatti mantenute le proporzioni, ma
anche l’orientamento, in modo tale che il sole continuerà
a battere sugli edifici in miniatura così come avvolge le costruzioni
originali. «Come unità di misura, uso le statuine del presepe,
che mi aiutano a fare le proporzioni - spiega - più o meno la scala
è di 1 a 20, e la riproduzione di Viboldone è alta circa
un metro e 70 centimetri». Le singole parti dell’opera in fase
di realizzazione per il momento verranno ospitate dalle scuole medie Fermi
e Milani, in attesa del debutto del lavoro completo che farà bella
mostra nella nuova arena, durante il programma della manifestazione del
prossimo settembre. «Dopodiché - racconta - , non so chi
ospiterà la mini San Giuliano. In ogni caso ho trovato disponibilità
anche da parte dell’agriturismo Santa Brera». La tradizione
locale si sta così per arricchire di un nuovo contributo carico
di entusiasmo e capacità artistica, che l’autore di Baldo
ha voluto dedicare alla sua città. «Mi è venuta l’idea
- conclude -, e non ho potuto fare a meno di iniziare a mettermi al lavoro».
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