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Rassegna
Stampa Nazionale
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19.03.2005
- di Giulia Cerboni
L’Associazione Zivido teme che il polo culturale si trasformi in
struttura logistica
"Rocca Brivio verrà recuperata ma rischia
di tradire la sua storia"
«A giugno sarà pronta un'ala della Rocca completamente ristrutturata.
Ma mi chiedo: come verrà utilizzata questa fetta di storia locale
completamente riammodernata?». A porsi l'interrogativo, che alza
l'attenzione su una serie di passaggi in vista per il secentesco maniero,
è il rappresentante del consiglio di amministrazione per San Giuliano,
Pierino Esposti. Che evidenzia: «Sinceramente ho anche una serie
di perplessità per il passaggio al Tasm del 51 per cento di quote.
É stato detto che la Rocca diventerà un nuovo palazzo delle
Stelline, con attività culturali di alto livello: sinceramente
spero che tutto non si risolva in un insieme di corridoi che si accendono
solo in occasione delle conferenze. Auspico infatti che tutto parta da
una programmazione, visto che attualmente la Rocca ospita una serie di
attività che ben poco c'entrano con la promozione culturale».
Pronta e decisa la risposta del presidente del Tasm (Tutela ambientale
sudmilanese, azienda pubblica che ha realizzato e che gestisce dodici
impianti di depurazione delle acque civili e industriali del Sudmilano,
tra cui quello di Melegnano) Tiziano Butturini, che replica: «Innanzitutto
puntiamo alla riqualificazione, perché così com'è
la struttura non può essere utilizzata. Per questo abbiamo avanzato
una proposta accettata dai comuni che prevede uno stanziamento di 2 milioni
e mezzo di euro da dedicare ad interventi di ristrutturazione. Per quanto
riguarda l'ala già sistemata, ospiterà quello che ha stabilito
il consiglio di amministrazione, ovvero la sede della società Rocca
Brivio Sforza, nonché dell'associazione, insieme ad altre attività.
Non tocca a noi intervenire su questioni già decise. In ogni caso
siamo pronti per iniziare a lavorare sui progetti. Attendiamo solo che
i comuni di San Donato, San Giuliano e Melegnano approvino la relativa
delibera». A breve quindi l'accordo, annunciato alcuni mesi fa,
dovrebbe essere avallato in sede istituzionale. Un'alleanza che se per
i sindaci rappresenta lo strumento per avverare un sogno che le finanze
dei comuni non consentirebbero di concretizzarsi, per il rappresentante
di San Giuliano è fonte di alcune perplessità. «La
Rocca dovrebbe essere un tassello fondamentale per il turismo culturale
locale - conclude infatti Esposti -. Sino ad ora non è mai stata
valorizzata: mi auguro che questo gioiello venga messo a disposizione
dei cittadini, altrimenti qualsiasi passaggio non ha alcun valore».
Dall'altra parte, evidenzia Butturini: «Siamo una realtà
pubblica, a cui partecipano per il 25 per centro la provincia e per il
75 per cento i comuni. Rilanceremo la Rocca». Con queste prospettive
decollerà un nuovo piano con l'ingresso ufficiale del Tasm con
una quota maggioritaria nel consiglio di amministrazione. Un nuovo epilogo,
dopo anni di dibattiti che hanno sempre visto protagonista l'antica fetta
di San Giuliano in perenne ricerca un'identità.
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