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Rassegna
Stampa Nazionale
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21.09.1999
- di Cristina Quattrini
"Nove anni fa mi dissero che era un'idea da matti"
Neppure la pioggia � riuscita a disperdere gli stoici spettatori della
nona edizione della rievocazione della Battaglia dei Giganti a Zivido,
sono venuti in molti e nessuno si � fatto intimorire dal brutto tempo.
Dice Pierino Esposti, presidente dell'Associazione Culturale Zivido e organizzatore
dell'evento: "Nove anni fa quando ebbi l'idea mi presero per matto,
dicevano che la gente non sarebbe venuta neppure pagandola, nove anni
dopo posso dire che si sbagliavano. In origine l'obiettivo era quello
di valorizzare il borgo antico di Zivido, che ha più di 2.000 anni, attirando
l'attenzione con qualcosa di particolare e piacevole. Abbiamo preso spunto
dalla Battaglia dei Giganti perch� si tratta di un fatto storico avvenuto
a livello locale, ma di risonanza internazionale. Le conseguenze dell'avvenimento
si sono avute sia a livello politico, con la seppur breve conquista dei
francesi e la neutralit� degli svizzeri, sia a livello artistico e culturale
con la diffusione del Rinascimento italiano in territorio francese. Era
lo spunto adatto per esaltare Zivido, facendo sapere alla gente che alle
porte di Milano c'� un borgo antico autentico da visitare e alle autorit�
che il castello e gli altri monumenti hanno bisogno di continue cure e
restauri per mantenere il loro splendore".
Come mai la gente dimostra di apprezzare tanto l'iniziativa? "Secondo
me la gente � più preparata e sensibile di quanto si creda e vuole organizzazioni
di qualità, noi cerchiamo di dare quest'ultima anche nella riproduzione
fedele dei costumi, acquistati dalla Scala di Milano. E' anche molto importante
che la gente si senta partecipe, per il futuro vogliamo prendere più ragazzi
del posto per il corteo".
C'� poi un altro fattore espresso dal sindaco Marco Toni e su cui Esposti
� d'accordo, si tratta di dare ad una comunit� multietnica, come � quella
di San Giuliano e composta da molti immigrati, tradizioni comuni in cui
riconoscersi e sentirsi uniti.
Massiccia presenza anche di personalit� (compreso il Console generale svizzero Cameroni),
inviati della stampa e televisione svizzera (pi� attenti di noi a queste
cose, reti televisive italiane, anche locali, non se ne sono viste) e
messaggi di incoraggiamento da Capi di Stato di Francia, Italia e Svizzera.
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