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Rassegna
Stampa Nazionale
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23.08.2005
- di Giulia Cerboni
Per i Giganti ci sarà l’arena, ma i posti
saranno in piedi
La nuova arena di Zivido per il 18 di settembre dovrebbe essere pronta
ad ospitare la rievocazione della battaglia dei Giganti. Ma il pubblico
assisterà allo spettacolo in piedi. Dopo infatti l’appello
rivolto pubblicamente dall’Associazione Culturale Zivido al comune
di San Giuliano Milanese una ventina di giorni fa, sembra che l’esecutivo
di centro sinistra si sia impegnato a garantire l’ultimazione dei
lavori del teatro all’aperto per la data fatidica della manifestazione.
Il momento cruciale e conclusivo di una settimana ricca di appuntamenti
all’insegna della storia, nonostante le difficoltà e i ritardi,
si dovrebbe insomma tenere come previsto al nuovo indirizzo. Anche se
mancheranno due anelli di sedute. «Nelle scorse settimane sono riuscito
ad avere un incontro tecnico - spiega Pierino Esposti, alla guida dell’associazione
che da anni collabora attivamente all’organizzazione della rassegna
-. In quell’occasione ho fatto presente l’importanza di quest’opera
che dovrà ospitare uno spettacolo con 50 attori che si daranno
battaglia davanti ad un pubblico ricco di autorità straniere ospiti
per l’evento sul nostro territorio. Indubbiamente i ritardi ci sono,
visto che il terreno deve ancora essere spianato. Ma è stato garantito
che i lavori verranno effettuati in tempo, anche se di tre anelli con
sedute in legno, ne sarà a disposizione solo uno». Peraltro
l’arena non dovrà ospitare solo la rievocazione, bensì
diventerà scenario anche dell’esposizione della Mini San Giuliano
del ‘600 riprodotta dal giovane sangiulianese Emilio Magro, che da
mesi sta lavorando alla sua opera creativa. Mentre quindi è giunta
agli ultimi ritocchi la programmazione già studiata a puntino in
una scaletta che verrà resa nota a breve, nelle prossime settimane
l’attenzione si concentrerà su un palcoscenico che sarà
la novità assoluta di questa edizione del tradizionale spettacolo.
Tra meno di un mese infatti i protagonisti della battaglia torneranno
a sfidarsi in un’arena realizzata nella stessa pianura dove 490 anni
fa si tenne il cruente scontro tra svizzeri e francesi. Ma questa volta
il conto alla rovescia dovrà essere segnato da opere di sistemazione
e consolidamento del terreno da cui si alzeranno gli spari dei cannoni.
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