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Rassegna
Stampa Nazionale
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25.06.2004
- di Giulia Cerboni
L’associazione culturale della frazione presenta il piano per l’area
di 170 mila metri
Sculture e laghetti tra i Giganti Zivido vuol gestire
il suo parco
Circondata dai pioppi sorgerà la “stanza delle parole”,
contraddistinta da sculture con poesie sulla pace, mentre tra le radure
tematiche si nasconderanno un piccolo teatro nel bosco e sale didattiche.
L'area di 170 mila metri quadrati nel cuore di Zivido sarà
insomma ricca di angoli segreti, che guideranno la realizzazione del Parco
dei Giganti. Un progetto che l'Associazione Culturale Zivido coltiva
da oltre 10 anni, e che, sulla base di una serie di indirizzi studiati
a tavolino, l'architetto Daniela Borroni ha trasformato in un disegno
ricco di verde, di richiami culturali e di spazi vivibili. È con
soddisfazione quindi che il presidente del sodalizio Pierino Esposti sottolinea
che settimana scorsa l'iniziativa è stata illustrata all'amministrazione
comunale uscente. Un lavoro che è proseguito ininterrottamente,
nonostante il periodo elettorale abbia distolto l'attenzione da tutto
ciò che non fossero programmi e comizi.Ma in questo caso il circuito
è scattato anni fa. E ora sembra avere le carte in regola per trasformarsi
in realtà, anche se per l'inaugurazione del lavoro completo
occorrerà attendere alcuni anni. Il primo tassello a disposizione
della cittadinanza sarà l'arena, che dovrebbe ospitare la
rievocazione storica, ma anche eventi di grande richiamo. In attesa che
il puzzle inizi a diventare concreto, a disposizione di tutti gli interessati,
sul sito dell'associazione (https://aczivido.github.io/aczivido-site/) è possibile
iniziare ad addentrarsi in questo creativo circuito, dove anche l'acqua
avrà il suo ruolo ornamentale, con un laghetto, una fontana e una
roggia, che in base agli obiettivi descritti verrà valorizzata
a scopo didattico.Particolare cura è stata inoltra posta per attutire
l'impatto paesistico dell'edificio che dovrà ospitare
un piccolo museo, una sala per conferenze, un punto di ristoro e la sede
dell'ente parco. L'associazione promotrice insiste infatti sull'esigenza
di affidare la gestione del nuovo polmone verde a un ente composto da
cittadini, con una partecipazione popolare. La formula che dovrebbe trasformarsi
nella ricetta vincente per tutelare anche i patrimoni storici, come la
chiesetta di Occhiò.Sebbene al momento debba essere ancora essere
ancora messo a punto un piano affinché i residenti possano prendere
parte alla persona giuridica che verrà realizzata appositamente
per far si che tutto funzioni, fin nel minimo particolare. Dalla manutenzione,
alle gestione dei servizi, fino alla promozione di eventi. I luoghi che
nel 1515 ospitarono la battaglia di Marignano, in base al progetto presentato
da Esposti, diventeranno insomma un contenitore naturale di spazi tra
loro collegati, che puntano a diventare un elemento fortemente caratterizzante
di questa fetta di hinterland Sudmilanese.
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