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Rassegna
Stampa Nazionale
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23.02.2003
- di Barbara Sanaldi
Un parco sul "campo dei Giganti"
Piste ciclabili e musei nei luoghi della battaglia del 1515 tra svizzeri
e francesi che cambiò il corso dell'Europa
Tredici anni fa sembrava dovessero pensarci gli
svizzeri, che rimasero affascinati dalla possibilità di creare
un parco storico-culturale extraterritoriale per tenere vivo nella memoria
il ricordo dell'evento che cambiò il corso della storia d'Europa
e segnò la nascita della neutralità elvetica. Ma l'idea
tramontò nel giro di pochi mesi. Oggi, però, quel progetto
che sembrava ormai dimenticato sta per diventare realtà: 160 mila
metri quadrati di terreno adiacenti al borgo vecchio di Zivido (frazione
di San Giuliano Milanese) saranno interamente recintati e dedicati alla
salvaguardia di ciò che resta della Piana dei Giganti, l'area al
confine di Melegnano dove nel 1515 si combattè la sanguinosa battaglia
di Marignano tra le truppe (poi vittoriose) di Francesco I re di Francia
i mercenari svizzeri al soldo del duca di Milano, Massimiliano Sforza.
Con, in più, un obiettivo ambizioso: trasformare la zona in meta
turistica valorizzandone tesori storico-culturali in gran parte sconosciuti.
Il «Parco dei Giganti» è destinato a prendere forma
già a partire dall'estate. «Sarà aperto a tutti -
spiega Pierino Esposti, presidente dell'Associazione culturale Zivido
- e servirà a sfatare la fama di città dormitorio che San
Giuliano si porta ingiustamente addosso. La nostra città, invece,
è ricca di storia, di cultura e di tradizioni tutte da scoprire».
Il Parco (il costo dell'intervento si aggira sui 775 mila euro) sarà
realizzato interamente da privati, a scomputo degli oneri di urbanizzazione.
Penseranno a tutto le imprese che stanno costruendo nuovi quartieri affacciati
sulla Piana dei Giganti. Il progetto prevede la realizzazione di un'arena
in terra battuta dove si svolgeranno le rievocazioni storiche che ogni
settembre ricordano la Battaglia dei Giganti, così definita per
la caratura dei combattenti dal condottiero Gian Giacomo Trivulzio. Un'area
adiacente di circa 100 mila metri quadrati sarà riportata all'aspetto
originario con un complesso lavoro di recupero ambientale. E poi ci sarà
una pista ciclopedonale che si snoderà attraverso una vegetazione
tipicamente lombarda. «Il percorso sarà punteggiato da piccoli
tesori storici - prosegue Esposti - con ricostruzioni, reperti, spiegazioni
della battaglia». In questo modo l'Associazione e il Comune, sperano
di solleticare la curiosità di tanta gente. «Qui ci sono
davvero parecchie cose da vedere e da scoprire», dice il sindaco
di San Giuliano, Marco Toni». Solo a spostarsi in un raggio di due
chilometri dal Parco, ad esempio, si possono ammirare il piccolo ossario
di Mezzano, la ricca raccolta storica di Cascina Carlotta, la splendida
Rocca Brivio. E ancora: la lapide di un monastero scomparso o il suggestivo
borgo antico di Zivido con il suo castello e le case medievali. «Il
Parco - spiega ancora Esposti - può diventare il punto di partenza
per una serie di escursioni nella zona e fare da stimolo per la realizzazione
di altri progetti». Come quello, (al momento è solo un'ipotesi)
di un piccolo museo che raccolga i tanti reperti storici, alcuni risalenti
all'epoca preromana, venuti alla luce negli ultimi anni e ora custoditi
nei magazzini della Soprintendenza ai Beni archeologici. «Ci piacerebbe
poi recuperare l'antica strada che collegava il borgo di Zivido a Rocca
Brivio e a Melegnano - conclude Esposti - e sarebbe interessante allargare
il percorso storico-culturale ad altre cascine, chiese e ville del territorio.
Crediamo così che il Parco potrà svolgere un ruolo fondamentale
nel trasformare San Giuliano in meta turistica».
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