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Rassegna
Stampa Nazionale
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19.04.2006
ZIVIDO - Suggestiva cerimonia lo scorso 10 aprile per il passaggio del
Corpo Pontificio
Le Guardie Svizzere in città
Presente all'evento il Console Generale elvetico David Vogelsander
Nonostante la giornata lavorativa, le elezioni politiche in corso e il
tempo incerto, la via Corridoni a Zivido ha registrato un considerevole
afflusso di cittadini. Lo scorso 10 aprile, è stata tanta l'emozione
e la trepida attesa per ammirare da vicino le rinomate Guardie Svizzere
Pontificie di passaggio in città. Un evento storico che rimarrà
indelebile negli occhi e nella mente di chi ha avuto la fortuna di assistere
alla sontuosa manifestazione. Il corteo è stato aperto dal sindaco
Marco Toni, dal sindaco di Melegnano, Ercolino Dolcini, dal Console Generale
svizzero David Vogelsander, dietro i gonfaloni delle due città.
Imponenti, nelle loro sgargianti e storiche divise, le Guardie Svizzere
hanno marciato, armati delle alabarde, verso la quattrocentesca chiesa
parrocchiale, dove è collocato il monumento ai Caduti e lì
si è svolta la cerimonia principale.
Le Guardie Svizzere si sono schierate lungo il porticato, mentre la bandiera
del Corpo, i tamburini, e le "spade fiammegginti" si sono disposti
lungo il muro di cinta. Due di loro, accompagnate dal Console Generale
e dal comandente Segmuller, hanno deposto una corona di fiori ai piedi
del monumento, seguiti nel rito dai due sindaci. Le note del "Silenzio"
sono risuonate tra le mura di questo piccolo storico spazio, mentre il
sindaco Marco Toni, insieme al Console Generale di Svizzera a Milano,
David Vogelsander, scoprivano la targa commemorativa, con la benedizione
del parroco di Zivido, don Franco Donati. Il "Silenzio" è
stato interrotto dalle note dell'inno Italiano seguito da quello della
Città del Vaticano e da quello Svizzero. Il Console Generale Svizzero,
nel suo intervento, ha ricordato la storia del Corpo Pontificio, i suoi
numerosi caduti e la fedeltà secolare al papa. Ha ricordato l'importanza
della località di Zivido per la storia nazionale elvetica, luogo
ove riposano migliaia di connazionali caduti durante la rinomata e cruenta
"Battaglia dei Giganti". Il passaggio ai ricordi personali ha
dato un tocco di commozione: l'attuale console, quando era dodicenne,
si trovava prorpio qui in occasione della cerimonia di inaugurazione del
monumento ai Caduti elvetici di cui suo padre era fra i promotori. In
una delle quattro cartoline commemorative del 40° anniversario, lui
compare bambino. Le Guardie Svizzere Pontificie hanno concluso la cerimonia
con "lonore della bandiera" ai caduti. Nel silenzio più
profondo il portabandiera con il drappo, ha lentamente abbassato la stessa
davanti al monumento e per qualche attimo è rimasto immobile.
Un momento carico di significato che il folto pubblico presente ha condiviso.
Massimiliano Sforza (Rossin Simone) Duca di Milano aveva accanto la cugina
Isabella d'Aragona (Silvia Lodigiani) ed entrambi erano in compagnia della
corte ducale milanese in sfarzosi abiti rinascimentali, una presenza definita
da molti "magica" nella cornice ideale di Rocca Brivio che finalmente
viveva un momento tutto suo particolare. Pierino Esposti, Presidente dell'Associazione
Culturale Zivido, ha accolto il Corpo Pontificio in Rocca Brivio, e ha
voluto poi donare alle autorità elvetiche il sesto "gigantino"
raffigurante una Guardia Svizzera pontificia, realizzato in ceramica dipinta
a mano dal giovane ceramista sangiulianese Andrea Bedoni grazie al contributo
dello Studio Esposti Luigi.
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