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Rassegna
Stampa Nazionale
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28.09.2005
- di Maria Elena Gala
Si è tenuta sotto la pioggia la quindicesima edizione
Tornano i Giganti ed è festa
490 anni fa, si scontrarono truppe francesi e ercenari svizzeri
"Tornano i Giganti" ma questa volta sotto una pioggerellina
che non promette nulla di buono e la tradizionale rievocazione storica
si è svolta in un "Parco dei Giganti" ridotto un po'
a palude.
Insomma il tempo non � certo stato clemente e non ha favorito il classico
appuntamento con la storia che � giunto cos� alla sua quindicesima edizione
nel 490� anniversario della Battaglia dei Giganti svoltasi a Marignano
nel settembre del 1515. Nonostante questo però, i personaggi in
costume, la sfilata e gli sbandieratori hanno permesso un pomeriggio diverso
e sono stati momenti di incontro fra i cittadini sangiulianesi e le autorità
svizzere e francesi. Tutti conoscono la storia della storica battaglia:
il 13 e il 14 settembre 1515, nella piana di Zivido si scontrarono le
truppe francesi di Francesco I° con i mercenari svizzeri; la disfatta
degli svizzeri fu grande, il numero di vittime altissimo. Fu per questo
che la battaglia di Marignano venne denominata "dei Giganti",
per il numero di morti che si dovette pagare alla storia.
!Per gli svizzeri - ha ricordato il console generale del Paese elvetico
- quella fu l'ultima competizione, l'ultima battaglia sullo scacchiere
europeo a cui parteciparono gli svizzeri. Si andava delineando allora
la politica di neutralità, dalla sconfitta gli svizzeri trassero
la salvezza. E' una linea che ancora oggi è un aspetto caratterizzante
della politica estera del nostro Paese".
Ma come hanno ricordato sia il sindaco Marco Toni, che l'assessore alla
cultura, Giovanna Bugada, "questa è un'occasione di festa
non per ricordare la battaglia in sè. E' divenuta una prassi abituale
per educare alla tolleranza, alla pace, al dialogo che, seppure aspro,
serve a risolvere i problemi".
E infatti nel gonfalone del comune di San Giuliano Milanese si trovano
due spade incrociate con le punte rivolte verso il basso, a simboleggiare
che il nostro paese ha scelto la via della pace e del dialogo.
I personaggi in costume hanno comunque una forza, quasi magica, di incantare
gli spettatori: infatti un gruppo di francesi giunti a San Giuliano per
assistere alla rievocazione storica hanno profuso applausi a non finire
quando il re e la regina di Francia, il cavaliere Bayard e molti altri
hanno fatto il loro ingresso in aula consiliare per il saluto delle autorità.
Quest'anno è stato festeggiato anche il 40° anniversario dell'inaugurazione
del monumento per i defunti presso la chiesa di Zivido: il 12 settembre
1965 si inaugurò infatti il monumento che rappresentava due svizzeri,
l'uno morente e l'altro in atteggiamento protettivo, opera dello scultore
Josef Bisa.
Una rievocazione capace sempre e comunque di attrarre grandi e piccoli
per rivivere un pezzetto della nostra storia che influenzò le decisioni
dei grandi.
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