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Rassegna
Stampa Nazionale
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04.08.2005
- di Patrizia Tossi
Il fondo dell'arena che dovrà accogliere il corteo storico, fiore
all'occhiello della città, è inagibile
Battaglia dei Giganti nel fango
Allarme del promotore della rievocazione: inaugurazione in vista, rischiamo
di fare una gran figuraccia
Un'arena fangosa, realizzata con traversine ferroviarie posizionate male,
rischia di accogliere tra mille disagi il corteo storico di Francesco
Primo, migliaia di visitatori e le autorità straniere attese a
settembre per la rievocazione della Battaglia dei Giganti. Il cantiere
del Parco dei Giganti avrebbe dovuto essere consegnato al comune a metà
giugno, invece dopo quasi due mesi il fondo dell'arena non è stato
ancora battuto e appare come un campo di patate, fangoso e mal enuto.
Inoltre, invece del progetto approvato in consiglio comunale - che prevede
la costruzione di tre livelli di spalti intorno ad un anfiteatro naturale
- è stato realizzato un unico gradone per accogliere il pubblico,
ricavato con traversine ferroviarie posizionate in modo poco funzionale.
A lanciare il grido di allarme è il presidente dell'Associazione
Culturale Zivido, Pierino Esposti, da sempre il promotore del tanto atteso
Parco dei Giganti. "Il nuovo spazio, primo passo concreto verso il
Parco definitivo, appare oggi visibilmente incompiuto - spiega Esposti
- e abbandonato. L'area si presenta come un campo appena arato dove, camminandoci
sopra, si sprofonda nel terreno soffice e non compattato. La data della
rievocazione storica è alle porte, ma non posso fare sfilare centinaia
di figuranti in mezzo al fango, con il rischio di rovinare costumi d'epoca
che valgono migliaia di euro". La consegna dell'arena avrebbe dovuto
rappresentare una tappa fondamentale una tappa fondamentale del percorso
culturale dell'associazione, che ha siglato persino un gemellaggio con
una delle più importanti associazioni francesi, legate alla figura
storica del conte Bayard. Il 18 settembre sono attesi in città
un centinaio di storici francesi, le autorità svizzere e visitatori
provenienti da tutto l'hinterland per assistere al triplice tagli del
nastro per inaugurare l'arena: quello italiano, francese ed elvetico.
"L'anello che delimita l'arena è stato realizzato collocando
con poca cura vecchie traversine ferroviarie - continua Esposti - ma così
si rischia una figuraccia proprio nel quattrocento e novantesimo anniversario
della Battaglia dei Giganti". A realizzare i lavori sono stati due
operatori edili della zona, a scomputo degli oneri di urbanizzazione dovuti
al comune. "Visti i risultati - conclude il presidente - propongo
la costituzione di un gruppo di lavoro per coordinare la realizzazione
dell'intero Parco dei Giganti".
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