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Rassegna
Stampa Nazionale
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20 gennaio
2002 - di Patrizia Tossi
Ex Invernizzi, una cascina dimenticata
Rischia di affondare sotto un "silenzio assordante" il progetto
di tutela dell'antico Borgo di Zivido, nei giorni scorsi al centro di
violentissime polemiche sul recupero residenziale dell'ex cascina Invernizzi.
Un dibattito sulla necessità di conservare un pezzo di storia locale
che fece scalpore, ma che a un anno di distanza ha fatto calare sul borgo
una nuova coltre di nebbia.
"E' un progetto delicato quello della riconversione ad area residenziale
dell'ex cascina "Invernizzi - spiega Pierino Esposti, presidente
dell'Associazione culturale Zivido - non solo per il tipo di intervento
previsto e per l'impatto sull'area in questione (senza notizia però
di cosa avverrà dell'ala sud del castello che presenta locali affrescati
a grottesche), ma soprattutto per l'intero futuro della storica frazione.
All'epoca si ebbe modo di assistere a uno scontro violento fra l'ex assessore
all'urbanistica, Massimo Molteni, e l'attuale maggioranza di governo cittadino.
Scontro che alla fine ci parve più incentrato sulla diatriba politica,
che non la difesa passionale di due progetti organici relativi al destino
di valorizzazione della frazione".
Ma è silenzio anche su una vecchia proposta dell'Associazione culturale:
"un parco storico-ambientale - continua Esposti -, intendendo un'area
di ben altre dimensioni e destinazione rispetto a quella prevista vicino
ai nuovi insediamenti della Piana dei Giganti e del Giardino di Milano".
Impegnata sul fronte della ricerca e della valorizzazione delle radici
di Zivido, l'Associazione ritiene necessaria la realizzazione di "una
progettualità di ampio respiro, che tenga conto del trascorso storico
della bimillenaria frazione di Zivido, del suo ricco patrimonio artistico
ed ambientale, della sua potenzialità turistica che favorirebbe
anche un ritorno economico e di immagine non trascurabile per l'intera
comunità sangiulianese.
Sparare sulle amministrazioni cittadine di volta in volta interessate
- prosegue Esposti - è esercizio sterile da parte delle forze di
opposizione che hanno il compito di essere vigili coscienze sull'operato
della maggioranza, ma anche attivamente propositive di progetti alternativi
attraverso un confronto sereno con tutte le realtà cittadine".
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