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Sac. Enrico
Villa
San Matroniano
nella leggenda
e nella storia
Documenti e note critiche
Milano
Basilica dei SS. Apostoli
e Nazaro Maggiore
1942-XX
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Gli
onori liturgici tributati a Matroniano: le litanie triduane e le litanie
die exceptato
La prima notizia storicamente inoppugnabile nei riguardi del culto tributato
a un confessore chiamato Matroniano la offre un gruppo di codici descritti
e cronologicamente vagliati dal Magistretti in “Monumenta veteris
Liturgiae Ambrosianae”.
Precisamente troviamo l'invocazione di san Matroniano nelle litanie proprie
di san Nazaro recitate nel secondo giorno delle litanie Triduane nel Manuale
Ambrosianum di Valtravaglia (sec. XI), in quello di Cernusco (sec. XI)
e di san Vittore al Teatro (sec. XII); nelle Litanie de Exceptato, nel
manuale Ambrosianum di Cernusco, e nel Beroldo Nuovo (sec. XIII).
E' pure richiamato nelle litanie per la “Impositio Manum super infirmorum”
contenute nel Liber monachorum Sancti Ambrosii (sec.XI), posto tra il
gruppo degli Arcivescovi sepolti nella Basilica degli Apostoli “Veneri,
Marole, Gliceri, Lazare, Matroniane”, ben distinto dal gruppo degli
Arcivescovi sepolti nella basilica si san Stefano “Martiniane, Auxane,
Arsati”; come si vede è esclusa la confusione tra matroniane
e martiniane.
Riconoscimento liturgico di decisiva importanza poiché se cogli
Apostoli, con Nazaro ed i santi protettori della Basilica vi è
anche Matroniano, si può dedurre con certezza che avanti il secolo
XI il nostro Santo figurava già nel catalogo dei Santi onorati
con venerazione particolare nella Basilica degli Apostoli.
Non si può capire simili invocazioni se non si pensa ad un legame
speciale tra Matroniano e la Basilica di via Romana: il possesso da parte
della Basilica del corpo del santo Eremita.
Altra testimonianza la offre il Beroldo (XII sec.) che, nel Kalendarium
al 14 dicembre ha la seguente indicazione: “Sancti Matroniani ad
S.Nazarium”, cioè il 14 dicembre si compiva la stazione all'altare
si san Matroniano sepolto in san Nazaro.
Ancora il Beroldo nell'Ordo pro denariorum divisione, descrive minuziosamente
l'ordine della distribuzione di denari, di pane e vino che si faceva ai
sacerdoti, ai custodi, ai vecchioni nel giorno consacrato a san Matroniano,
indizio che in questo giorno si compivano solenni cerimonie riservate
al Capitolo metropolitano.
”Per la solennità di san Matroniano, agli Ebdomadari, soldi
III; ai Custodi, denari XII; per il vino del calice, denaro I; per i Vecchioni,
denari X; pel pane e pel vino dei chierichetti cantori, denaro I”.
Ai documenti sopracitati dei sec.XI, XII e XIII potremmo aggiungere quelli
dei secoli successivi, ma non lo credo necessario, poiché affermata
con documenti, dalla più sana critica epurati da quanto è
leggenda, la inserzione di Matroniano confessore nel catalogo dei Santi
propri sepolti e venerati nella Basilica, resta spiegata esaurientemente
la venerazione immensa che i fedeli con continuità ebbero per questo
singolarissimo Santo.
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