L'Abbazia di Viboldone
Mons. Pasquale Galbiati

introduzione
Chi uscendo da Milano per Porta Romana, seguisse la via nazionale Emilia (gi� provinciale Piacentina) fino a S.Giuliano Milanese e poi volgesse a destra, il suo passo s'incontrerebbe in un vasto cascinale formato di rustiche case di contadini di provincia dell'Ill.mo Conte Aldrighetto Castelbarco Albani di Milano, e frazione della parrocchia di Civesio.
Di mezzo a questi casolari si eleva maestoso e severo un vetusto monumento: la chiesa, fiancheggiata da un resto di antica Abbazia. Romita e tranquilla pare assorta a ripensare tutti i suoi secoli di vita e trasporta subito come d'incanto la fantasia del visitatore in pieno Medio Evo, tuffandolo in un grande piacevolissimo bagno di storia.
Come mai tanto gioiello di architettura fu buttato in mezzo a quelle campagne? a chi appartenne nei secoli, quali vicende ebbe a provare? Sono queste le curiosit� che spinsero la pazienza cenobitica di un anonimo a ricorrere a biblioteche ed archivi in cerca di notizie; notizie che noi presenteremo ordinate, mano mano, a puntate settimanali, alla curiosit� dei nostri lettori del "Resegone".
E per procedere con ordine tratteremo, sulla scorta di autorevolissimi storici e cronisti, dapprima dell'origine e dell'indole dei Frati Umiliati, fondatori e primi abitatori dell'Abbazia di Viboldone; svolgeremo quindi la storia gloriosissima di questa Casa specialmente nei sec. XIII-XIV-XV, per venire a toccare da ultimo, se ci baster� la lena, dei Frati Olivetani, ultimi abitatori della celebre Abbazia.


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