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L'Abbazia
di Viboldone
Mons. Pasquale Galbiati
la Casa di Viboldone. Data di sua erezione
Importantissima fin dall'origine fu questa casa, che �, come già si disse, una delle prime
fondate dagli Umiliati del primo e principale Ordine dei Sacerdoti. Nei
cataloghi delle case � sempre ricordata al primo posto dopo quella di
Rondineto in Como. Essa pare risalga all'anno 1140 o non molto dopo; per�
cinque anni appena dopo la fondazione della celebre abbazia di Chiaravalle,
della quale "consta con certezza che fu fondata nel 1135 da San Bernardo".
Un documento che ne indica l'antichit� � la lettera di papa Alessandro
III (1159-1181), colla quale questo Pontefice prendeva sotto la sua protezione
la casa di Viboldone. Purtroppo di questo documento scomparso si ha solamente
un accenno nella lettera di Papa Urbano III, che vedremo in seguito.
Di detta casa per� niente si possiede di certo fino al 1176.
A questo anno si fa risalire da vari autori la costruzione della chiesa:
cos� Filippo da Castelseprio.
Ne assicura di ci� un manoscritto della Biblioteca Ambrosiana.
Contiene questo manoscritto una garanzia che certo Guido di Porta Orientale
(Milano) dava al signor Giuliano, prevosto di S.Giuliano, a nome e per
incarico della congregazione dei frati della casa di Viboldone.
Il codice dice: "Un certo nobile e potente Signor Guido di Porta
Orientale, che fu gran capitano e timorato di Dio e che costrusse molte
case religiose, specialmente Umiliate, nell'anno corrente 1176, ai quattro
di febbraio, diede garanzia per parte della congregazione dei Frati della
Chiesa di S.Pietro, che deve edificarsi a Viboldone, in diocesi di Milano,
al Signor Giuliano allora Prevosto di detta Chiesa e Pieve di S.Giuliano".
A quest'atto di garanzia era presente Uberto Crivelli, arcidiacono della
Chiesa Milanese, che fu poi nel 1185 Arcivescovo di Milano e nel 1186
Pontefice col nome di Urbano III. Nel qual anno, essendogli stata ricordata
la Chiesa di Viboldone, concesse ad essa la protezione apostolica, la
ricognizione di ogni suo possesso e la scomunica ai violatori.
E' questo il secondo documento di Viboldone e fu steso il 29 aprile dell'anno
1186.
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