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L'Abbazia
di Viboldone
Mons. Pasquale Galbiati
il sec. XIV in uno sguardo d'insieme. Viboldone sede del Generalato.
Soggiorno all'Abbazia di Galeazzo Visconti
Sorgeva triste per la Chiesa il sec. XIV col lungo esilio dei suoi papi in Avignone
(1305-1377) e la grande tribolazione cresceva ogni d� pi�.
Nell'Italia correva il sangue per odio di parte guelfa e ghibellina, causa
le contese fra nobili e plebei ed anche per domare i nuovi usurpatori,
che s'erano insignoriti delle citt� del Bel Paese.
Ma, siccome le meraviglie non mancarono mai in questa nostra terra d'Italia
- come enfaticamente esclama il Capecelatro (Vita di S.Caterina) - cos�
non mai come in questo secolo XIV rifulse splendida la luce delle arti
e delle lettere; ed in questa medesima et� apparve la nobilissima nostra
favella.
Il sec. XIV � il secolo di quel miracolo dell'ingegno italiano che fu
Dante Alighieri (1265-1321); il secolo di Boccaccio (1313-1375), di Petrarca
(1304-1374), di Giotto (1276-1336), padre e maestro dell'arte pittorica
cristiana.
Sorgeva roseo, ho detto, questo secolo per gli Umiliati di Viboldone.
Nel 1294 infatti veniva eletto quinto Generale dell'Ordine un Preposto
di Viboldone, frate Guidotto Riboldo. Era costui giè stato Preposto di
Galgara nel 1270, quindi Preposto di Viboldone negli anni 1288-1289-1290-1294.
Tenne il Generalato dell'Ordine per 14 anni rinunciandolo nel 1308 in
favore di un altro Preposto della stessa Casa di Viboldone, Beltramo Borghi
(ex familia Burga) di Golzano o Colzano. Il Borghi era stato Preposto
fin dal 1304 di S.Pietro in Monza, e di Viboldone nel 1309. Resse il Generalato
per nove anni circa, cio� fino al 1307.
La nomina a Generale dell'Ordine di un Padre Bianco di Viboldone ridondava
certamente ad onore di questa Casa; ma questo era ancor nulla se pensiamo
che il Generale solitamente abitava la Casa di cui era Preposto.
Nel 1300, ai 16 di giugno, i nostri frati di Viboldone ospitarono Galeazzo
Visconti, che scortato da 200 giovani gentiluomini a da molti soldati
e uomini d'arme s'incamminava alla volta di Modena per le nozze che doveva
contrarre con Beatrice d'Este.
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