|
Maria
A. Pogliaghi
Canto per i Caduti della
"Battaglia dei Giganti"
ricerche storiche e notizie
riguardanti i "morti di Mezzano"
Editori Daverio, Milano 1965
|
Anche
a Occhi� riposano i caduti della "Battaglia dei Giganti"
Quasi nessuno lo ricorda, ma anche a Occhi� riposano caduti della "Battaglia
dei Giganti". E anche qui, come a Mezzano, penso che in prevalenza
siano Svizzeri.
Le versioni che al riguardo ho sentite sono due. La prima dice che quando
si scavarono le fondamenta per costruire la Chiesetta, si trovarono scheletri
e armi dei soldati della grande battaglia. La seconda puntualizza che,
appena fuori dell'abitato, c'� una piccola cappella costruita in po' pi�
in alto del piano circostante, in posizione più elevata, perch� sotto
di essa erano stati sepolti dei caduti del sanguinoso fatto d'arme.
La chiesetta � dedicata ai Santi Giovanni e Paolo e di questi due Santi
si conservano due quadri di notevole valore.
Nelle relazioni delle visite pastorali il cardinale Schuster, che la visit�
nel 1941, scrisse: "in plebe sacti Iuliani, loco Uclo�, Ecclesia
Santorum Ioannis et Pauli".
Certamente questa Cappelletta � molto antica e risale con ogni probabilit�
al periodo della "Battaglia di Marignano".
In quelle due terribili giornate del 13 e 14 settembre 1515, i morti furono
parecchie migliaia e anche qui deve essere stata scavata una grande fossa
comune e sopra vi deve essere stata ammucchiata molta terra. Si form�
cos� una piccola collinetta, sulla quale fu in un secondo tempo innalzata
la Cappella, perch� i caduti fossero per sempre ricordati e riposassero
in pace.
Si spiega cos� l'esistenza di questo piccolo promontorio, in mezzo a un
terreno assolutamente pianeggiante.
Si dice che, se ancora oggi si dovesse scavare, si troverebbero ossa e
armi.
Anche la presenza di questi caduti a Occhi� avvalora la tesi che parte
della lotta, tra gli Svizzeri e l'ala al comando del duca d'Alen�on e
la cavalleria Veneta, si deve essere svolta anche in queste campagne.
|
| |
Note
Da antichi documenti che ho potuto sfogliare, per gentile concessione
del Signor Virgilio Torniamenti, ho visto che nel 1500 Occhi� si chiamava
"Viglo�" e apparteneva, con parte di Mezzano, ai frati Umiliati.
"1501. Investitura livellaria fatta dai frati Umiliati coi Sig. Petracini
e Paolo della Croce". Viglo� pass� poi ad altri proprietari e nel
1550 vi figurano: il luogo Pio delle Quattro Marie, il Monastero del Lentasio
di Santa Maria della Vittoria e il della Crotta. Nel 1560 la Vettabbia
si chiamava anche "Vecchiabbia". Del 1568 � un: "Ricorso
del Monastero della Vittoria agli Amministratori delle Quattro Marie,
per la spazzatura della Vecchiabbia". Vi � conservata una lettera
che dice: "Beni di Mezzano e Viglo� - Ill.mi Sign. Le R.R. Monache
del Monastero di S.Maria della Vittoria di Milano Oratrici presso Dio
dell'ill.mo Signore e delle S.S.V.V. Ill.me possedono beni nel vicino
territorio di Viglo� vicino a Melegnano da dietro quilli passa la roggia
Vecchiabbia di codesto Pio Logo dille Quattro Marie quale trovandosi di
fango e di palmazio già da dieci anni e otto anni e più non mai spazzata
innonda et sovrasta li beni delle R.Madri che ne patiscono danno ecc."
Del 1810 vi � un "Istrumento della vendita di Occhi� fatta dal Demanio".
In questo istrumento vi � la descrizione della Cappelletta: "...
Oratorio sotto il titolo di San Paolo. Esso Oratorio � in una sola navata
con suolo di cotto e soffitto in due someri, tre finestre con telaio d'invetriata
con antini apribili e vetri con ramata di ferro. Nicchia in testa di detta
navata con gradino di vivo e balaustra in due pezzi, mensa di cotto con
gradino di vivo al piede e scalino di marmo al di sotto di detta mensa.
Quadro rappresentante la Beata Vergine con corniciatura di stucco, volta
di cotto e piccola finestra tanto a destra che a sinistra. Lateralmente
a dette nicchie vi stanno due Quadri di Santi. Nelle due lunghezze di
detto Oratorio fino alle pareti vi � una panca di legno. La porta d'ingresso
� in legno a due ante con catenaccio quadro serratura chiave, due piccoli
acquasantieri fissi nel muro. Superiormente al tetto, dalla parte destra
dell'ingresso, s'innalza torrino con campanella. Sagrestia con suolo di
cotto, finestruola, rete ferrata. Posteriormente Oratorio e sacrestia
avvi orticello ecc..."
|