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La Battaglia sui libri

Georg Thurer
Guido Calgari

Marignano,
fatale svolta della
politica svizzera

Alcuni fatti e alcune
riflessioni per i
giovani Confederati,
nel 450° della
battaglia 1515-1965

1965
Comitato per la celebrazione
del 450° di Marignano
Talacker 16, 8022 Zurich
Composizione, stampa e
rilegatura: Huber & Co. AG,
Frauenfeld.
Zincotipi: Schwitter AG. Zurich
Stampato in Svizzera.

Ritiro dalla storia del mondo? La neutralità
S'è già parlato della nuova politica di astensione dai conflitti nazionali europei, caratteristici della storia moderna con le sue lotte di predominio, poi di equilibrio. Nel 1815 l'astensione venne ufficialmente consacrata in un patto internazionale, riconoscendo le grandi potenze che la neutralità della Svizzera, così come la sua indipendenza dall'influsso di altre Nazioni, è nel reale interesse dell'Europa intera. Così la politica che fu seguita dopo Marignano determinò la vita ulteriore della Confederazione, evitandole per sempre, di poi, d'essere trascinata nei conflitti nazionalistici e imperialistici che straziarono l'Europa. "Ex clade salus", dalla disfatta è nata la salvezza ulteriore per la Svizzera. La politica di neutralità, concepita all'inizio quale semplice astensione, s'è poi svolta nel nostro secolo in un senso attivo e universalmente benefico; del resto, lo aveva già previsto un grande ospite del Ticino, Carlo Cattaneo, vissuto a Lugano dopo il 1848; in una sua pagina mirabile per intuizione politica, l'esule milanese preannunciava l'opera incessante di "costruzione di ponti" tra le nazionalità dell'Europa, resa possibile dalla nuova politica della Confederazione, di quei ponti che le guerre dell'imperialismo distruggono brutalmente; è la definizione della neutralità "attiva", tanto evidente durante la prime e seconda guerra mondiale, quando la Svizzera fu asilo di innumerevoli perseguitati, di esuli d'ogni contrada, e aggiunse a tale sua assistenza ai derelitti la protezione degli interessi di moltissimi Stati del mondo intero, l'assistenza ai feriti, ai partigiani, ai bambini dell'Europa, senza distinzione di nazionalità.
Grazie alla neutralità, nel 1859 Enrico Dunant concepì il progetto di un'istituzione d'assistenza ai feriti nelle battaglie, e nel 1864 nacque a Ginevra la Croce Rossa internazionale.
Va finalmente osservato che la neutralità nostra ha caratteristiche sue particolari: è contrattuale, riconosciuta da noi e dalle potenze che la codificarono; è perpetua e non occasionale; è armata, cioè protetta dal nostro esercito, ed è benefica. Essa ha consentito alla Svizzera, fin dai tempi di napoleone, di conservare intatte e immutate le sue frontiere, unico paese in Europa a godere di tale privilegio.


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