La Battaglia sui libri

Giuseppe Gerosa
Brichetto

La Battaglia di
Marignano, uomini
e tempi delle
calate dei francesi
sul ducato di Milano

Milano, 1965

Triste epilogo

     I collegati, giunti in Milano, tennero un gran consiglio sulla piazza del castello e dicisero sul da farsi; il duca non aveva soldi per versare loro tre mesi di paga come chiedevano eppertanto lasciarono tre sole compagnie per la guardia della fortezza e gli altri se ne tornarono a casa loro.
La notte non fu molto tranquilla, perchè, come dice il Prato, il popolino "è sempre de natura mobile"; riposarono con un occhio chiuso ed uno aperto, ed appena fattosi giorno, che era il sabato, andarono verso porta Comasina e presero la via dei monti. Il Cardinale, che si tirava dietro Francesco duca di Bari e Galeazzo Visconti con alcuni cittadini milanesi, quando fu in prossimità di Como, odorando il vento infido, deviò verso Lecco; "et già essendo notte passorno il Laco a lume de doppieri, et adorono a sicurar l'animo. Et la gente di Leone Papa, trovatisi nelle estremità del monte di Brianza, venderno il meglio che poterno i soi cavalli; et a piedi passando le montagne di lecco, se redussero a salvamento; et li Sviceri intrati in Como, loro istessi, prese le navi, con l'aiuto delle loro aste et arme in loco de remi, se ne passavano il laco; molti anegandosi, et molti da li incoli essendo occisi, et molti per sè morindo: et gli altri con merore et con la stanca vita, a casa se ne andorno. Et per suplimento de li mali patiti, fu a tutti li capitanei dell'impresa, usciti dal pericolo del fatto d'arme a San Donato, troncata la testa a casa loro, perchè eglino non erano stati insieme uniti sì come doveano (!!!)".
Così il Prato, che se gli dobbiamo dar fede, veniamo a sapere che anche per i superstiti del grande macello delle due giornate di Marignano, tra feriti, morti ammazzati, trucidati, annegati o dispersi, ed alfine per tutto premio decapitati a casa loro, il bilancio è stato orrendo; e quel che è peggio sta il tirar la conclusione di genti che sospinte alla guerra non per la difesa del proprio paese, ma perchè assoldate come compagnie di ventura, vendevano proprio per miserabil prezzo il loro valore e la loro pelle.


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