|
Giuseppe
Gerosa
Brichetto
La
Battaglia di
Marignano, uomini
e tempi delle
calate dei francesi
sul ducato di Milano
Milano,
1965
|
Dopo
la battaglia
Il sole di quella seconda afosa giornata di polvere e di sangue non si
era ancora abbassato dietro le boscaglie della Vettabbia, quando il Re
fece chiamare a raccolta gli uomini per soccorrere e curare i feriti,
ed ordinò che si scavassero delle grandi fosse per seppellire i
morti. Coloro che vennero addetti a questa triste bisogna riferirono di
avere interrato sedicimila cinquecento corpi, dei quali si calcolava che
da tredici a quattordicimila fossero Svizzeri.
Nella prima giornata morirono da prodi, di parte francese, il signore
Chatelard di Savoia, Giorgio e Federico di Elemburgo, Carlo di Beuil conte
di Sancerre, il principe Bertrando di Bourbon Carency, il conte di Safart;
inoltre il principe Francesco di Borbone duca di Castelleraud fratello
del Connestabile, giovane di venticinque anni, Jean d'Amboise signore
di Bussy fratello del cardinale ed Adriano di Brimeau signore di Himbercourt.
Da parte svizzera lasciarono le ossa sul campo i valorosi capitani Cenzio
Amerer e Pellegrino Landeberg, il Flecchio, Gualtiero Offio e Rodolfo
Longo.
Carlo de la Tremouille principe di Talmont, figlio del condottiero di
Novara, rimase gravemente ferito e morì poco dopo.
Nella seconda giornata cadde il principe Gilberto Lorris scudiero del
duca di Borbone; il giovane figlio del conte di Pitigliano principe della
casa Orsini, che militava sotto le armi veneziane fu pure ucciso nel primo
urto che la cavalleria ebbe con gli Svizzeri; e perirono il signore di
La Roye ed inoltre il nipote del cardinale di Rohan ed il signore di Manes
nell'incendio del castello di Zivido; quivi restò anche Jean de
Mouy signore de la Meilleraie, che portava la cornetta del Re durante
la battaglia.
In campo svizzero caddero eroicamente combattendo altri distinti capitani
quali Jacopo Condeo, Arrigo Ricurt e Sasseo; sulla fine della battaglia
lasciarono la vita anche il Zambrone, Encher e Chezzio Amman.
|