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Giuseppe
Gerosa
Brichetto
La
Battaglia di
Marignano, uomini
e tempi delle
calate dei francesi
sul ducato di Milano
Milano,
1965
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La
ferocia del Lautrec
Fu condotto a Ferrara e per le diligenti cure dei medici salvò
la vita, non però le meravigliose fattezze che resero celebri per
la loro bellezza i rampolli della casata di Foix. Purtroppo le ferite
al viso l'avevano reso di aspetto truce e deforme; nè il di lui
carattere era dissimile dalla fisionomia, ed il suo governo fu caratterizzato
da una durezza e ferocia tali che contrastavano enormemente con la mitezza
e la magnanimità del suo sovrano.
Come giunse il maresciallo di Lautrec ad assumere il potere sul ducato
di Milano fu per uno di quegli intrighi di corte divenuti famosi sotto
il regno di Francesco I. Il Connestabile di Borbone era il favorito della
duchessa d'Angoulème che aveva del tenero per lui, a quanto pare
non corrisposta, ragion per cui lo fece richiamare appoggiando Odetto
di Foix del quale si era invaghita. Costui aveva dalla sua parte un'altra
potente raccomandazione: era fratello della contessa di Chateaubriand
"une très belle et honeste dame que le Roy aimoit, et fasoit
son Mary cocu" (Brantome); a quei bei tempi d'oro l'adulterio con
un Re o con un principe di sangue reale non era una macchia, ma un ornamento
di famiglia, per cui anche le donne oneste potevano sacrificarvisi come
grazioso gesto di devozione alla corona.
Così non l'intese quel tal marito tradito, che a detta di alcuni
storici volendo vendicarsi dell'oltraggio patito, prese il "mal franzese",
ne contagiò la moglie, la quale a sua volta ignara lo trasmise
al Re Francesco I che ne soffrì ben bene tutta la vita e pare anche
che fu causa della sua morte prematura.
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