La Battaglia sui libri

Giuseppe Gerosa
Brichetto

La Battaglia di
Marignano, uomini
e tempi delle
calate dei francesi
sul ducato di Milano

Milano, 1965

La cappella votiva

     Il voto di francesco I fatto nella notte tremenda, di recarsi in pellegrinaggio alla Santa Sindone se fosse uscito salvo e vittorioso da quel massacro, venne sciolto alcuni mesi dopo nel 1516; il Re, portatosi a Lione col suo seguito, andò fino a Chambery a piedi secondo la consuetudine a venerare la preziosa reliquia, proprietà dei duchi di Savoia e che si conservava in quella città.
La religiosità di questo sovrano viene sottolineata da tutti gli storici, ma giova ricirdare che essa era un po' comune a tutti, Re e principi, in quanto figli del loro tempo; di costumi molto licenziosi nella loro vita privata, di moralità e linearità assai discutibili in quella pubblica, ed anche gli ecclesiastici non erano certo di esempio agli altri, ponevano un tal fervore nelle pratiche religiose, e forse anche un'intima convinzione derivante dalla paura dell'inferno, da farne rimanere stupiti.
Già la duchessa d'Angoulème l'aveva avuto questo figlio maschio per intercessione di San Francesco da Paola e gliene impose quel nome in segno di riconoscenza, nome nuovo prima di lui nei quadri genealogici secolari dei reali di Francia; dal giorno in cui lasciò il castellod'Amboise per avviarsi alla guerra in Italia, essa alternò le cure di governo quale reggente ad una vita di pietà intensa (e nemmeno lei era farina da ostie) allo scopo di ingraziarsi la Provvidenza per la buona riuscita della spedizione.
Nella giornata di Marignano, guardate mo' la potenza dell'istinto materno, e non che ci fosse il telegrafo a quei tempi, Luisa di Savoia era andata in pellegrinaggio a piedi al santuari di Notre Dame de Fontaines per raccomandare il figlio.
Gli avvenimenti interni del ducato di Milano, passato sotto la dominazione francese ma continuamente insidiato, fecero rimandare il progetto del Re di far costruire sul campo di battaglia un tempio votivo, come da promessa pubblicamente fatta la sera del 14 settembre 1515. Circa due anni dopo Francesco I mandò ordini al suo intendente generale delle finanze in Lombardia, il magnifico Sebastiano Ferreris, perchè esperisse delle pratiche intesa all'acquisto del terreno su quei campi, onde dare una mano alla realizzazione del suo progetto.


indice sezione - Brichetto


sito di propriet� dell'Associazione Culturale Zivido
pierino.esposti@gmail.com