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Massimo
Piacentini
"La giornata di Landriano del 21 giugno 1529, storia della battaglia
e del paese nel Rinascimento"
Comune di Landriano,
1999
Com'� noto, tra la fine del Quattrocento e i primi decenni del Cinquecento
si consum� il dramma della conquista del Ducato di Milano da parte degli
stranieri, i Francesi per breve tempo e gli Spagnoli in maniera permanente
dal 1535. L'intricato periodo � costellato di sanguinose battaglie tra
le potenze europee, scontri finiti sui libri di storia principalmente
con i nomi di Marignano (1515) e di Pavia (1525). Ma la guerra tra Francia
e Spagna (e loro alleati) registra numerosi episodi per cos� dire minori,
non per questo meno influenti sulle sorti della competizione egemonica.
Uno di essi � la battaglia di Landriano del 21 giugno 1529, che vide affrontarsi
le truppe di Antonio de Leyva, luogotenente dell'imperatore Carlo V, e
quelle di Francesco II di Bourbon-Vendome, conte di Saint Pol, vassallo
di Re Francesco I. Persero i Francesi, per i quali Landriano rappresent�
un ulteriore allontanamento dei sogni di conquista. Massimo Piacentini,
che i nostri lettori già conoscono per le brillanti ricerche sul poeta
"di Colturano" Antonio Fregoso detto Fileremo, ha scritto un
bel volume dedicato alla giornata landrianense dalla quale prende spunto
per allargare l'orizzonte ad altri temi storici di una localit� che rappresent�
per secoli uno dei principali punti di passaggio (e di contrasto) tra
Milano - o meglio il castello di Melegnano - e la piazzaforte di Pavia.
Il lavoro di Piacentini si avvale, fra l'altro, di una bella veste tipografica,
ricca di illustrazioni anche a colori e corredata da una bibliografia
da cui attingere spunto per ulteriori approfondimenti. Una lode va senz'altro
all'amministrazione comunale di Landriano, che ha adeguatamente sostenuto
una pubblicazione di prestigio; condividiamo anche i ringraziamenti che
l'Autore rivolge in retrocopertina al privato che ha dato fattiva disponibilit�.
"La giornata di Landriano" pu� essere richiesta direttamente
al Comune o all'Autore.
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da IL MELEGNANESE n.4/2000 sabato 26 febbraio 2000
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