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La Battaglia sui libri

Amelli Cesare
La Battaglia di Marignano
Ricerche e studi sull'opera
degli Svizzeri e sui loro
rapporti con gli altri
Stati prima e dopo
la Battaglia

1965
Edizioni Istituto Storico
Melegnanese.
Tip. Mascherpa - S.Giuliano M.

Sul triangolo della morte
Presentiamo ora lo schema della battaglia, considerando che è lo schema desunto dalle fonti storiche e quello accettato già dagli storici del '500, Francesco Guicciardini, Mambrino Roseo da Fabriano, Paolo Giovio. Gli Svizzeri uscirono da Porta Romana in direzione di San Donato e la oltrepassarono: i capitani non volevano attaccare subito battaglia, ma porre l'accampamento sui prati a destra della via Emilia, tra il Redefossi e la Vettabbia. Ma nessuno seppe trattenere l'avanguardia, e si iniziò il celebre combattimento, che si svolse in questa successione:

1

Gli Svizzeri piegano, dopo San Giuliano, a sinistra della gran strada, si scontrano con i Guasconi e Lanzichenecchi, per catturare l'artiglieria

2

Iniziano l'aggiramento a sinistra dello schieramento francese, verso Rovido, superando i ripari fortificati dei Francesi.

3

Cattura di sette pezzi di artiglieria. I Guasconi sono in fuga; i Lanzichenecchi si ritirano

4

Intervento sul campo, in prima linea, di Francesco I. Interviene la cavalleria francese. (nota 1)

5

Assalto contro la cavalleria francese. Morte di alcuni celebri capitani francesi. Il Trivulzio è senza cavallo.

6

L'avanguardia francese è totalmente sfondata. Irruzione contro il centro dell'esercito. Parziale occupazione di Zivido. (nota 2)

7

Il re nel pieno della mischia

8

La cavalleria francese "Banda Nera", inizia il contrattacco (nota 3). Gli Svizzeri respinti da Zivido. Scende la notte. Termina il giorno 13, giovedì. (nota 4)

9

La notte tra il 13 e il 14 settembre. Suono del corno svizzero. Raduno degli Svizzeri sparsi e sbandati o disorientati. Consiglio di guerra presieduto da Schinner: deciso l'attacco contro il nemico al mattino presto. Spedizione di alcuni messaggeri, guidati da Giovanni Gonzaga, a Milano per avere dal duca Massimiliano pezzi di artiglieria, munizioni, vettovaglie. Un gruppo di Svizzeri non vuol più combattere e si ritira verso Milano.

10

Mattino del 14, venerdì. Gli Svizzeri avanzano su tre corpi distinti: il primo (Zurighesi) marcia diretto sul centro dell'esercito difeso da Francesco; ma sono fermati dalle artiglierie.

11

L'attacco diventa più serrato. Gli Svizzeri riescono a sfondare il centro, si azzuffano con la cavalleria; cadono altri famosi capitani francesi. Alcuni prati, allagati durante la notte dal Trivulzio con la rottura degli argini, impediscono a parecchi Svizzeri di continuare; molti rimangono impacciati nel fango e vengono saettati e uccisi. Dove si combatte contro la cavalleria, si vince. Parte della cavalleria francese è in fuga verso Melegnano.

12

Il Trivulzio con carlo di Borbone riordinano la cavalleria ed attaccano il fianco sinistro degli Svizzeri. La truppa francese premesul fianco destro. Solo il centro non può riordinarsi e rimane sfondato.

13

Gli Svizzeri attaccati ai fianchi; si combatte disperatamente. Lo schieramento svizzero ha alle spalle San Giuliano; lo schieramento francese ha alle spalle Zivido.

14

Gli Svizzeri sono bloccati ai fianchi e temono l'accerchiamento. Il fianco sinistro svizzero cede e viene investito.

15

Arrivo dei cavalleggeri veneziani, al comando dell'Alviano. La cavalleria veneziana entra nella mischia ed attacca il fianco destro dello schieramento svizzero. (nota 5)

16

Contr'attacco svizzero in massa sul centro. Il centro francese viene sfondato da un gruppo che si apre il passaggio nello schieramento francese ed arriva fino a Zivido occupando le case. Tutto il gruppo viene ucciso.

17

Continua l'arrivo dei Veneziani. Gli Svizzeri hanno la persuasione che sia arrivato tutto l'esercito di Venezia e decidono la ritirata.

18

Un gruppo di Svizzeri disorientati si dirige verso Santa Brigida, passa il Lambro e si salva.

19

Altri attraversano la Roggia Nuova, raggiungono il ponte sul Lambro, e sono salvi (il ponte era sopra Carpianello).

20

I più tardi, rimasti indietro, sono raggiunti, qua e là; parecchi, nei Mulini, sono uccisi.

21

Richiamo ufficiale delle truppe svizzere sulla strada romana. Inizio della famosa ritirata: le armi in mano; l'aspetto intrepido; i battaglioni serrati; i feriti sulle loro spalle; dodici bandiere nemiche; pezzi di artiglierie catturate.

22

I Francesi stanno a guardere la ritirata. La battaglia è cessata. E' il pomeriggio del giorno 14 settembre 1515, venerdì. La gloriosa terribile sanguinosissima pagina di Marignano è definitivamente scritta.

Sul triangolo San Giuliano-Zivido-Molinazzo restarono migliaia di morti. Anche verso Mezzano, dove parecchi Svizzeri erano scappati, vi fu una carneficina: ancora oggi è vivo il ricordo, in quella zona, del campo dei morti. (nota 6)


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