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Una
nuova signoria tra Milano e Piacenza.
L'indebolimento del ducato dopo la morte di Gian Galeazzo è
bene indicato dall'interruzione della sovranità di Milano
sul territorio stesso attraversato dalla "via romana":
una signoria si forma a Lodi sotto G.Vignati e si estende da Melegnano
a Piacenza (1403-1416). Anzi il Vignati tentò perfino un
colpo su Milano, d'accordo con il signore spodestato di Como, Rusca.
Doveva attaccare la porta Romana, dove naturalmente lo conduceva
la strada di Lodi, ma giunse in ritardo, quando le cose per il Rusca
andavano male: allora "stimò prudente rivolgere le insegne,
e piegando dietro al Redefosso, per lo stradale di Melegnano, si
ridusse a Lodi, senza che il duca avesse a inseguirlo e molestarlo".
Prima di cadere il Vignati era destinato "a salire ai fastigi
della politica internazionale": fu lui infatti che nel 1413
ospitò a Lodi il "re dei Romani" e il papa: un
papa non eletto canonicamente, Giovanni XXIII, e un debole re, Sigismondo,
ma un incontro importante perchè vi si procede alla preparazione
di quel Concilio di Costanza che dovea avviare alla fine il grande
Scisma d'Occidente che allora tanto turbava il mondo cristiano.
La bolla di convocazione porta il nome di Lodi: "Datum Laude
quinto Idus Decembris".
Il papa a Lodi venne da Bologna; Sigismondo, nel suo itinerario,
tagliò semplicemente la Milano-Piacenza; ma questa fu certo
molto battuta in quei giorni, perchè a Lodi convennero, oltre
ai cardinale che sostenevano Giovanni, "ambasciatori e personalità
da tutte le parti d'Italia e anche d'oltre Alpi".
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