Coerentemente alle strategie del Parco Agricolo Sud Milano di valorizzazione della fruizione e del turismo si deve pensare quest’area a sistema con le altre risorse e ai percorsi che le connettono. La realizzazione di tale sistema che valorizzi e renda godibile ai cittadini il patrimonio storico-ambientale può essere realizzato con la riqualificazione delle campestri e delle strade minori che collegano i nuclei rurali, le cascine, le abbazie, i boschi, i fiumi, i fontanili etc.
Si tratta quindi di concretizzare a livello locale il grande progetto delle greenways, quella rete di “percorsi verdi” che si pongono l’obiettivo di migliorare il rapporto tra uomo e territorio, contribuiscono a ridare identità e riconoscibilità a luoghi troppo spesso compromessi dalla crescita disordinata delle città, dall’abbandono e dell’incuria delle aree rurali. Le greenways sono un sistema di “circolazione dolce” integrativo alla mobilità motorizzata attraverso tutto ciò che è apprezzabile dal punto di vista ambientale, naturalistico, paesaggistico, storico e culturale. Sono vie di movimento per pedoni, ciclisti, persone a cavallo, con funzione ricreativa e educativa e anche corridoio di movimento per la fauna. Il progetto di percorsi verdi per San Giuliano Milanese può contare sull’appoggio di molti elementi di pregio e può essere connesso a una rete più ampia. Si fa riferimento ad esempio alla possibilità di connettersi al progetto del nuovo parco agricolo intercomunale della Vettabbia (135 ettari di cui 35 di foresta e 100 a parco che si estende fino alla foce della roggia Vettabbia a Melegnano, comprende al suo interno la storica abbazia di Chiaravalle e il depuratore di Nosedo, presentato dalla Regione nel dicembre 2003). Un progetto di un percorso verde per l’area agricola che si trova tra la Via Emilia e il Lambro (tutelata come “Bellezza paesaggistica” dalla legge 1497/39, ora Testo Unico 490/99) potrebbe partire dal castello nel centro di Melegnano passando per il Bosco di Montorfano, Rocca Brivio, Cascina Santa Brera, costeggiando il Lambro, per Cascina Carlotta e per il nuovo parco di Zivido lungo l’attuale strada campestre, per la chiesa della Natività di Maria, il borgo e il castello, per le altre cascine fino al borgo di Carpianello per riconnettersi al sistema delle piste ciclabili comunali.
Il nuovo parco assume in questa prospettiva, quale nodo portante di una greenway, un valore aggiunto che richiede di ripensare a questo sito come luogo profondamente radicato nel suo territorio e nella sua storia e nello stesso impone la ricerca di una nuova forte e riconoscibile identità ed eccezionalità. |