L’area del parco è racchiusa da margini non continui e diversamente caratterizzati. E’ divisa in due ambiti visivi chiusi separati dalla strada campestre che attraversa l’area. L’area nord-est in leggero declivio è completamente racchiusa dal limite visivo delle nuove urbanizzazioni e al suo interno articolata in sotto-ambiti per la presenza di terrapieni e fasce alberate. Quella Sud Ovest ha un margine più articolato costituito dalla chiesa, dalla via Gorky con la sua fascia alberata e dal fronte dei nuovi blocchi residenziali ancora in costruzione.
Gli elementi di attrazione visiva, cioè le emergenze architettoniche costituite dalla chiesa di Santa Maria e dalla Cascina Carlotta, si qualificano come punti di riferimento nello spazio scandendo le profondità prospettiche. Si deve tenere in considerazione la futura realizzazione della nuova chiesa che risulterà senza dubbio essere importante elemento di riconoscibilità e riferimento.
La strada campestre è l’asse di fruizione visiva principale individuato dalla focalizzazione delle emergenze architettoniche e sottolineato dalle fasce alberate d’impostazione del canale ottico.
Alcuni elementi si connotano nel paesaggio come negativi, come fattori di detrazione visiva: sono elementi lineari (cavi e grandi piloni degli elettrodotti) e puntuali (scheletro del grande albergo non terminato e l’edificio di deposito con la sua recinzione in cemento) che risultano degradanti o dissonanti e che negano con la loro collocazione i segni sul paesaggio delle precedenti matrici antropiche instaurando un rapporto di contrasto con l’intorno. |