Genia spa e la bella addormentata
Alla fine dello scorso anno (comunicato stampa del 22.11.2008) avevo detto e scritto chiaramente che l'Amministrazione Toni scaricava sulle spalle di Genia spa gli oneri comunali ed imponeva alla Società pubblica la realizzazione di opere faraoniche abbondantemente pubblicizzate dall'ex Sindaco e mai realizzate.
A distanza di mesi il presidente di Genia spa Roberto Fazioli, che con l'avvento della nuova Amministrazione è in attesa di conoscere il proprio destino, conferma quanto da me scritto e si spinge oltre precisando: «Vorrei ricordare che Genia … dopo aver sopportato intollerabili ritardi nei pagamenti da parte del comune, dopo essersi accollata 11 milioni di euro di debiti del comune, dopo aver dovuto spendere oltre 17 milioni di euro per investimenti non remunerativi, ha sentito la necessità di una ristrutturazione finanziaria».
Illusa e poi delusa traumaticamente da Marco Toni, che le aveva fatto intendere di essere la favorita alla carica di Sindaco e per questo negli ultimi mesi della precedente Amministrazione Toni era stata beneficiata di ampia visibilità e movimento, l'ex Vice Sindaco Giovanna Bugada, dopo la sconfitta elettorale, ha trovato modo di rifarsi la verginità politica divenendo paladina della crociata contro Genia spa.
“… in realtà davvero non ne sapevo niente. L'unico che partecipa ai Direttivi di Genia è il Sindaco e Toni non mi avvisava certo di quello che si discuteva volta per volta” ha precisato sulla stampa la Bugada.
Risulta difficile credere che il Sindaco Toni abbia potuto trasferire a Genia gli oneri comunali senza che la Giunta fosse messa al corrente e deliberasse in merito. In Giunta poi la Bugada ricopriva un ruolo di primaria importanza quale Vice Sindaco.
Chi può vada a rileggersi i verbali e le delibere di Giunta, per un semplice spirito di curiosità.
Alla fine la disastrata situazione finanziaria di Genia spa sarà pagata, come al solito, dai lavoratori e dai cittadini sangiulianesi.
Alla Consigliera Bugada si addice ciò che il Partito Comunista Italiano rivolse a Bettino Craxi: “Non poteva non sapere”. |